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IN BREVE | |
Esso
pone i problemi di una proposta televisiva della partita, partendo
dalla mitologia del calcio delle immagini in bianco e nero,
fino alla rappresentazione dello spazio e del tempo della
partita con l’avvento della diretta televisiva e dello spettacolo
televisivo del calcio. Una
dozzina di inquadrature fanno il vocabolario del calcio (Cfr.
La partita immaginaria). Le convenzioni di ripresa, la
centralità
e continuità del punto di vista, possono essere modificate? La televisione
deve considerarsi una finestra aperta sul campo o deve interpretare
la partita? Si
moltiplicano le telecamere e i punti di vista, produrremo una diversa qualità del suono, il computer irrompe sul campo con le immagini sintetiche:
si tratta di nuove possibilità offerte allo spettacolo della
partita o sarà la conclusione di quel mito del calcio nato con il
cinema in bianco e nero? |
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Giancarlo TOMASSETTI |