Mi è stato chiesto,
come coordinatore di regia dei Campionati del mondo Roma ’87, di aprire
la Conferenza di produzione che la televisione giapponese ha fatto
precedere alla realizzazione del Campionato del mondo 1991.
La riporto senza
la parte video, che era costituita da diapositive e filmati esemplificativi,
ma nella sua struttura originale.
Nella relazione
si sottolinea lo sforzo progettuale
del gruppo di regia, un vero e proprio salto di cultura registica
rispetto alla situazione precedente, e
l’obiettivo di individuare uno standard di ripresa di livello
internazionale.
L’esame delle
esperienze degli altri paesi su materiali di videoteca, i viaggi di
studio (a cui seguirono relazioni individuali), il colloquio con i
colleghi stranieri e la partecipazione al Seminario che la IAAF tenne
a Roma, ci consentirono di impostare un impianto a regia finale alla
quale facevano capo la regia corse e le regie concorsi. Stabilimmo
quindi per ogni disciplina le inquadrature fondamentali per posizionare
le telecamere e costruire la sequenza di ripresa.
L’impianto tecnico
si realizzò con sei regie, con proprie telecamere, grafica e apparati
di registrazione.
Ampio spazio
viene dato poi alla organizzazione
delle regie e, soprattutto, al sistema di comunicazione tra il campo
e le regie, le regie e la regia finale, la regia finale e la direzione
di riunione, fino al riferimento comune
ad un orologio di campo su cui regolare la manifestazione e
le riprese.
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