Organizzazione della regia
Regista e Mixer Video


Ci sono Paesi e Network televisivi in cui, nell’organizzazione della regia, il regista è anche mixer video (e non di rado, il mixer video diventa regista). In altri – o in situazioni particolari – si preferisce distinguere le due figure professionali.

Dal punto di vista dei risultati, è del tutto ovvio che il regista-mixer azzera tutti i tempi di trasmissione e di esecuzione degli ordini di regia. Risultare tempestivi è indispensabile in discipline di squadra come il calcio o la pallavolo, evitando anche errori o incomprensioni.

D’altra parte, l’impegno diretto del regista sul banco potrebbe precludergli il dialogo con i cameramen (quando ce ne fosse bisogno) e anche la visione complessiva della sua regia o dei ritmi di ripresa. Bisogna inoltre tener conto che le operazioni sul banco potrebbero non essere semplici nel caso di riprese con molte camere, grafica, replay o effetti di banco.

Una soluzione adottata da alcuni colleghi è quella di operare direttamente solo per produzioni modeste, oppure di tenere per sé la commutazione delle camere principali (non più di 5 o 6), lasciando al mixer l’inserimento dei replay, grafica o effetti.

Sono tutte soluzioni accettabili. Devo far presente, in ogni caso, che:

  • il regista-mixer può lavorare solo con una squadra di cameramen che non hanno bisogno di essere guidati;

  • il regista che lascia il banco al mixer video deve trovare in lui un interprete della ripresa e non un esecutore a comando.

Giancarlo TOMASSETTI

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