Dalla cronaca allo spettacolo

IN BREVE


Dalla cronaca allo spettacolo: la cronaca della partita non potrebbe essere falsata dalle esigenze dello spettacolo?
In un campo poco indagato dalla ricerca sul linguaggio televisivo, la risposta č argomentata con la disamina di alcuni modi della spettacolarizzazione della partita
Si prende innanzitutto in esame l'inquadratura televisiva, nei suoi parametri di denotazione e di connotazione; quindi le diverse modalitā della coniugazione delle inquadrature tra loro. La costruzione del racconto televisivo viene vista poi nell'accentuazione di temi e di situazioni, spesso replicate con l'uso di replay e di rallenty. L'uso di clip e di highlights, la sottolineatura musicale della telecronaca, accentuano i processi di spettacolarizzazione della partita, unitamente ai ritmi della ripresa che spesso enfatizzano il gioco lento e i tempi morti della partita. Infine si fa cenno alla contestualizzazione dell'evento nel palinsesto televisivo con il ricco pre-partita, la personalizzazione della ripresa con una regia separata, le analisi e i commenti del post-partita con l'uso di grafica, statistica, immagini virtuali, che anticipano, arricchiscono ed amplificano l'evento di attualitā.

 

La spettacolarizzazione č dunque un fatto negativo

 

La partita televisiva č una interpretazione, nei limiti tecnici della ripresa e nelle scelte degli addetti alla telecronaca; i processi di spettacolarizzazione rispondono alle richieste del pubblico e all'evoluzione del linguaggio televisivo ma - a mio parere - sono negativi quando oscurano o mistificano la cronaca giornalistica dei fatti.
 

Giancarlo TOMASSETTI

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